Oggi, in occasione di San Valentino (festa degli Innamorati e occasione quindi per preparare dei golosi dessert), voglio parlarvi dell’Agar Agar, un gelificante vegetale ottenuto dalla lavorazione delle alghe rosse. In Giappone, dove è stato scoperto e da subito utilizzato, si chiama “Kanten”, (ovvero “cielo freddo” per il suo sapore neutro e per il suo colore leggermente grigiastro) e viene utilizzato addirittura dalla metà del 1600. In Europa fa la sua comparsa a metà del 1800, quando fu importato dal francese Anselme Payen, ma fu successivamente il tedesco Robert Koch a utilizzarlo come terreno di cultura dei batteri.
L’ Agar agar, (che può avere diversi utilizzi), viene ormai spesso utilizzato in cucina, in sostituzione soprattutto della famosa “colla di pesce” o “gelatina”. Grazie alla sua azione gelificante e addensante, al suo sapore neutro e alle zero calorie contenute, può essere utilizzato in qualsiasi tipo di ricetta, sia essa dolce sia essa salata.
In commercio possiamo trovarlo sia in polvere, sia in fiocchi o scaglie, e, a differenza della colla di pesce o gelatina, va sempre usato all’interno di un liquido bollente (tra gli 85° e i 90°), lasciandolo cuocere per alcuni minuti. La gelificazione si verifica intorno ai 35°/40°, quindi la preparazione in corso si deve lasciare raffreddare fino a raggiungere queste temperature.
E’ da preferire alla colla di pesce o gelatina, in quanto trattasi di prodotto di origine totalmente vegetale e con delle proprietà quindi nutritive assolutamente migliori. Contiene infatti calcio, ferro e vitamine del gruppo A, B, C, E e K, a fronte di un ridotto apporto calorico ed è naturalmente privo di glutine. Ovviamente, come per qualsiasi altra sostanza, non bisogna comunque abusarne, poichè, avendo sue azioni specifiche quali lassativa e depurativa, potrebbe anche causare effetti collaterali. Nello specifico, diarrea o costipazione.
In cucina viene usato soprattutto per la preparazione di budini, aspic e gelatine per dessert. Impareremo presto come utilizzarlo!
Che bella rosa! e bellissima l’idea di utilizzare l’Agar agar… Presto proverò anche io!
Complimenti